PO165 Collapsing nephropathy in corso di abuso di steroidi anabolizzanti: Case Report di un giovane body builder

PO165 Collapsing nephropathy in corso di abuso di steroidi anabolizzanti: Case Report di un giovane body builder

Tacrolimus (FK506) Inefficace per via sistemica, si è dimostrata efficace per uso topico su modelli animali, alla dose di 0,05 ml di soluzione allo 0,1% (pari a 25 microgrammi di farmaco/cm2) dalle 2 alle 5 applicazioni la settimana. Come per la Ciclosporina, l’effetto si esplica tramite la soppressa produzione di citochine da parte dei linfociti T helper. Il Titolare del trattamento dei dati personali, relativi a persone identificate o identificabili trattati a seguito della consultazione del nostro sito, è Pacini Editore Srl, che ha sede legale in via Gherardesca 1, Pisa. In caso di mancato conferimento dei dati personali richiesti o in caso di opposizione al trattamento dei dati personali conferiti, potrebbe non essere possibile dar corso alla richiesta e/o alla gestione del servizio richiesto e/o alla la gestione del relativo contratto.

  • Il naltrexone è un antagonista oppiaceo usato nel trattamento dell�alcolismo, che è stato utilizzato anche per il trattamento della bulimia.
  • Il desametasone risulta essere volte più potente del cortisolo, con una potenza genomica 25 volte maggiore e una potenza non genomica 5 volte maggiore.
  • Tuttavia può comportare una serie di disturbi di entità variabile a seconda del tipo di composto.
  • Qualora indicato, viene consigliato l’impiego di idrocortisone con dose massima giornaliera di 200 mg.
  • Tale condizione può essere determinata anche da farmaci che stimolano il catabolismo della vitamina D (fenitoina, fenobarbitali, carbamazepina e antiepilettici) (58).
  • In proporzione alla durata del trattamento e ad altri fattori di rischio, l’uso prolungato della pillola è associato a un leggero aumento del rischio di tumore al seno e alla cervice uterina, ma anche a un effetto protettivo contro i tumori colorettali, dell’ovaio e dell’endometrio.

Tuttavia, va nuovamente ricordato che il singolo individuo richiede un programma di trattamento personalizzato. L’impiego dei farmaci DMT non può essere generalizzato, infatti la loro prescrivibilità è regolata dal Servizio Sanitario Nazionale, nota 65 dell’Agenzia Italiana del Farmaco. • abbreviare le ricadute e ridurre la loro gravità (corticosteroidi), • prevenire le ricadute e prevenire o ritardare la progressione della malattia (Disease Modifying Therapy, DMT, trattamenti modificanti la malattia). I dati personali oggetto di trattamento saranno custoditi in modo da ridurre al minimo, mediante l’adozione di idonee e preventive misure di sicurezza, i rischi di distruzione o perdita, anche accidentale, dei dati stessi, di accesso non autorizzato o di trattamento non consentito o non conforme alle finalità della raccolta. L’inserimento dei dati personali dell’utente all’interno di eventuali maling list, al fine di invio di messaggi promozionali occasionali o periodici, avviene soltanto dietro esplicita accettazione e autorizzazione dell’utente stesso. La Società può utilizzare i dati di navigazione, ovvero i dati raccolti automaticamente tramite i Siti della Società.

Quali classi di farmaci saranno disponibili in futuro?

Anche la ciclosporina e il tacrolimus, specialmente in pazienti che hanno subito il trapianto di un organo, possono determinare dolore simmetrico delle epifisi e una distrofia del sistema nervoso simpatico (44). Il legame tra la pillola e il rischio di tumore mammario è difficile da dimostrare, a causa delle diverse formulazioni e dosaggi di questo tipo di farmaci in continua evoluzione nel tempo. Gli studi al riguardo hanno tuttavia osservato un modesto aumento del rischio di tumore al seno per le donne che assumono la pillola rispetto a chi non ne fa uso.

  • La Bleomicina, i derivati della penicillamina, gli alcaloidi, i soppressori dell’appetito, gli anticorpi anti-ds-DNA (come gli agenti anti-TNF), l’etosuccimide, le citochine e il fosinopril sono tutti farmaci che possono determinare la genesi di patologie simil sclerodermiche (30).
  • Dimetilfumarato (DMF) ed è un estere dell’acido fumarico (FAE) approvato dalla Commissione Europea.
  • Fumarati (esteri dell’acido fumarico) Se ne conoscono gli effetti benefici già da diversi anni, i risultati sono soddisfacenti.
  • D�altra parte, uno studio placebo-controllato ha mostrato che la fluoxetina non ha conferito significativi benefici rispetto al placebo nel trattamento di donne ospedalizzate per AN (21).
  • Anche a causa della limitata efficacia dei trattamenti esistenti, molte pazienti anoressiche vanno incontro ad una cronicizzazione della malattia e a frequenti ricadute.

Cliccando su “Accetto”, acconsenti all’uso dei cookie per le finalità indicate nella Cookie Policy. Il precoce riconoscimento di effetti avversi eviterebbe esami superflui, l’identificazione dell’agente causale permetterebbe inoltre una rapida risoluzione della sintomatologia. Il fisioterapista deve quindi sempre considerare, nel delicato momento clinico del processo diagnostico, una potenziale origine iatrogena del disturbo muscoloscheletrico o reumatologico(5).

Un ampio studio multicentrico ha confrontato la risposta di pazienti al placebo e a 20 mg di fluoxetina o 60 mg di fluoxetina al giorno ed ha riscontrato che soltanto un dosaggio più alto risulta essere chiaramente superiore al placebo (40). Oltre a migliorare i sintomi caratteristici della BN, come le abbuffate, le condotte di eliminazione e i problemi riguardo al peso e alla forma corporea, la fluoxetina è risultata efficace anche nel diminuire la sintomatologia ansioso-depressiva. Comprovata l�efficacia della fluoxetina nella gestione acuta della BN, recentemente alcuni autori si sono proposti di esaminare l�efficacia di questo farmaco anche nel trattamento a lungo-termine e nella prevenzione delle ricadute. Uno studio controllato con placebo ha studiato l�efficacia e la sicurezza del trattamento con fluoxetina in confronto al placebo nel prevenire le ricadute nella BN durante un periodo di 52 settimane dopo un efficace trattamento acuto con fluoxetina (41).

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Combinazione del Calcipotriolo e Betametasone dipropionatoQuesta nuova combinazione del Calcipotriolo 50 μg/g e Betametasone dipropionato 0.5 mg/g è stato sviluppato per il trattamento della psoriasi. E’ stato dimostrato che il Calcipotriolo agisce principalmente sui cheratinociti e gli steroidi sull’ infiammazione. Anche l’eritropoietina, usata spesso, sebbene illegalmente, soprattutto nel ciclismo per aumentare la disponibilità di ossigeno per i muscoli, può essere molto pericolosa provocando trombosi. Il farmaco viene utilizzato talvolta dai medici nei malati oncologici per aumentare la produzione di sangue, ma non si può escludere che nei soggetti sani che non ne hanno bisogno possa favorire la comparsa di leucemie. L’abuso di steroidi anabolizzanti è in continuo incremento negli ultimi 10 anni, in particolare tra i bodybuilders.

Numerosi studi clinici hanno dimostrato che gli steroidi abbreviano la durata dell’attacco, riducendone anche la gravità, sebbene la risposta al cortisonico sia variabile da individuo ad individuo e da ricaduta a ricaduta. Dunque, anche se non è ancora stata individuata una cura definitiva per la sclerosi multipla, sono disponibiliterapie in grado di modificare favorevolmente il decorso della malattia, ridurre la gravità e la durata degli attacchi e l’impatto dei sintomi. Tale necessità non è soddisfatta nella terapia a lungo termine di molte delle malattie autoimmuni-infiammatorie, incluse le vasculiti che sono malattie in cui l’infiammazione è localizzata nelle pareti dei vasi. Se non riconosciuta precocemente e non trattata con steroidi, l’arterite a cellule giganti può portare cecità e, nel lungo termine, aneurismi infiammatori dell’aorta ascendente o stenosi/ostruzione delle grandi arterie. Recenti studi hanno ipotizzato l�efficacia del topiramato non solo nella BN, come precedentemente sottolineato, ma anche nel DAI. In uno studio naturalistico in aperto con topiramato, Shapira et al. hanno evidenziato una diminuzione del peso dosaggio-dipendente per 13 pazienti con DAI e comorbilità in Asse I (75).

Gli antinfiammatori steroidei (cortisonici o corticosteroidi) derivano dal cortisone e agiscono bloccando il processo infiammatorio. Sono sintetizzati con una struttura simile al cortisolo (ormone naturale secreto dalle ghiandole surrenali) e sono in grado di modulare le reazioni infiammatorie. Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. L’uso a lungo termine di steroidi può portare all’insorgenza di una cataratta o di un glaucoma, oltre ad accrescere il rischio di infezioni oculari. Si manifestano con sbalzi d’umore, difficoltà a prendere sonno, ansia o irritabilità, soprattutto con il trattamento in dosi elevate o a lungo termine.

Più recentemente uno studio randomizzato placebo-controllato ha evidenziato l�efficacia di un trattamento con fluoxetina nel ridurre la frequenza delle abbuffate, il peso e la gravità di malattia nonché la buona tollerabilità in pazienti con DAI (70). In considerazione delle proprietà stimolanti l�appetito e antiemetiche del tetraidrocannabinolo (THC), alcuni autori hanno studiato i suoi effetti in pazienti con AN. In uno studio crossover in doppio-cieco di 4 settimane in 11 pazienti, che ha confrontato il THC orale al diazepam, non è stato riscontrato alcun effetto significativo sull�introito di cibo o l�aumento di peso (28). Pazienti che ricevevano il THC hanno sperimentato alcuni effetti collaterali negativi, tra cui disturbi del sonno.

In nefrologia, i glucocorticoidi vengono utilizzati nel trattamento delle nefropatie a genesi immunologica e nel trapianto renale. Nella pratica clinica sono disponibili diversi algoritmi che consentono di stimare il rischio di frattura osteoporotica nel lungo periodo, ma nessuno di questi è specificatamente rivolto alla GIO. Il testosterone stimola la replicazione delle cellule tumorali della prostata legandosi a specifici recettori che si trovano sulla superficie delle cellule stesse. Gli antiandrogeni sono farmaci che bloccano l’interazione tra l’ormone sessuale maschile e questi recettori, inibendo così la crescita del tumore. Provocano meno disturbi di erezione, ma più dolore a livello mammario rispetto agli agonisti dell’LHRH.

Prodotti finali della glicazione avanzata e sarcopenia: ruolo di mediazione dell’osteoporosi

Per le donne che l’hanno seguita regolarmente per cinque anni, il rischio di morire di tumore al seno nei 15 anni successivi è inferiore di circa un terzo rispetto a quello delle donne che non si sono sottoposte al trattamento. In casi specifici, per ridurre ulteriormente il rischio di recidiva, sulla base dell’esame istologico iniziale e delle condizioni generali della paziente, l’oncologo può decidere di prolungare il trattamento fino a dieci anni. Devlin et al. (83) hanno condotto uno studio non controllato in 16 donne obese trattate associando la CBT individuale, fentermina e fluoxetina; il trattamento attivo è stato seguito da un mantenimento di una volta al mese per tre anni. Alla steroidi fine delle 20 settimane di trattamento attivo, le pazienti hanno mostrato una riduzione della frequenza delle abbuffate, del peso e dello stress psicologico, sebbene al termine dell�anno di osservazione presentassero un recupero ponderale con un aumento di peso maggiore rispetto al calo conseguito col trattamento. I primi studi sugli SSRI hanno utilizzato la fluoxetina in pazienti obesi con e senza condotte di alimentazione incontrollata. La fluoxetina è risultata efficace nell�indurre una significativa perdita di peso in uno studio di 1 anno in doppio-cieco su pazienti obesi con e senza DAI (68) ed ha ridotto le abbuffate nei pazienti con DAI già nei primi giorni di trattamento (69).

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